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Il bambino che 25 anni fa mi insegnò...

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Gennaio 1998. Io, studente al secondo anno di infermieristica, dopo le feste natalizie inizio il mio primo tirocinio di quel nuovo anno. In pediatria!!!  "Oddio i bambini, che ansia!" mi ricordo di aver pensato prima di varcare la porta di quel reparto. In effetti, nei primi giorni, l'ansia non si placa per niente, mi sento impacciato e ignorante a fare qualsiasi cosa, e lo sono davvero! Avete presente un ragazzo 22enne alle prese per la prima volta con biberon, pappe, pannolini, pianti a dirotto? Ecco, un somaro fatto e finito! "Del resto se sei maschio, non è mica colpa tua!" mi dicono sorridendo bonarie le infermiere di reparto (sob!) Finché un giorno trovo un bambino nuovo, un mingherlino pallido e secco secco, con degli occhialetti a lenti rettangolari e i capelli con la frangetta. Lo vedo lì che si aggira per il corridoio in pigiama guardandosi attorno. Mi vede e viene verso di me: "ciao, io sono B****, tu chi sei?" mi presento e gli dico che son

IN ATTESA DI BABBO NAKELE

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Quale miglior nascondiglio che l'albero di Natale per aspettare l'arrivo di Nakele?  

MERCATINO SOLIDALE a MILANO 25-26-27 NOVEMBRE 2022

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CARAVAGGIO E COLLEZIONE TORLONIA

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Ancora per questo mese di settembre sarà possibile vedere, a Milano, due mostre che molti, distratti dalle vacanze o dal troppo caldo non hanno potuto visitare. Fino al 25 settembre la Pinacoteca di Brera , riprende il ciclo dei Dialoghi fra un’opera delle sue collezioni con altre, provenienti da diversi Musei in qualche modo legate tra di loro. In questo Nono Dialogo protagonista assoluto è Caravaggio con “La cena in Emmaus” a confronto con il “Davide con la testa di Golia” proveniente dalla Galleria Borghese di Roma. Ed è appunto sul Davide che si concentra il tema portante del Dialogo: quando è stato dipinto? Durante la fuga da Roma nel 1606 (a seguito dell’omicidio di Ranuccio Tommasoni) oppure qualche anno più tardi, verso la fine 1609 durante il suo soggiorno napoletano, in vista di un perdono da parte del Papa? Ma al di là di questo, non si può che rimanere colpiti da questo quadro: Davide che tiene nella mano la testa mozzata di Golia ha uno sguardo pieno di umana pietà verso l

Dormono… sulle colline.

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L’Antologia di Spoon River tra le lapidi dei cimiteri. Nel 1943 Einaudi pubblica l ’ Antologia di Spoon River , una raccolta di poesie scritta dall ’ avvocato dell ’ Illinois Edgar Lee Masters e data alle stampe per la prima volta tra il 1914 e il 1915 sul Mirror di Saint Louis. L ’ opera parla della provincia americana a cavallo tra XIX e XX secolo e lo fa dando la parola ai morti del luogo. Senza alcuna idealizzazione, le poesie narrano in prima persona le vite dei personaggi che hanno vissuto nel paesino di Spoon River e che ora sono sepolti nel suo cimitero. All ’ opera sono ispirate anche le canzoni di Fabrizio De André raccolte nell ’ album Non al denaro non all'amore né al cielo, pubblicato nel 1971 (fra i brani più celebri La collina, Un giudice e Un matto ) . Da queste suggestioni nasce Dormono… sulle colline, spettacolo itinerante nei cimiteri prodotto dalla compagnia Teatro degli Acerbi di Asti. Al crepuscolo o in tarda serata, gli attori Patrizia Camatel, Dario Cirel

ANNA MAGNANI: Una breve biografia

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Anna Magnani è considerata una delle migliori e più importanti attrici italiane di sempre e del mondo tanto da venire considerata un mito anche ai giorni nostri. Si vociferava che fosse nata ad Alessandria d'Egitto ma Nannarella, così veniva soprannominata dal popolo, nasce a Roma il 7 marzo 1908 a porta Pia oggi Nomentano, e non passeranno molti anni per farla diventare il core di Roma, la quintessenza della romanità nel mondo. Dopo varie interpretazioni a teatro e nella rivista che negli anni trenta - quaranta spopolava Nannarella, che al cinema aveva debuttato nel 1934 con "la Ceca di Sorrento" di Nunzio Malasomma, nel 1935 sposa il regista Goffredo Alessandrini con cui l'anno dopo gira "Cavalleria". Nel 1940 si separano già e nel 1942 Anna Magnani da alla luce il suo unico figlio Luca, frutto di una relazione con l'attore Massimo Serato che l'abbandona e non volle riconoscere il figlio. Potrebbe essere la fine della sua carriera ma Nannarella è c

La mia MAMI è un grafico pubblicitario

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..e io sono creativa perché somiglio a lei.

"NOTTE INQUIETA" di Abrecht Goes

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Ritorna drammaticamente d’attualità questo romanzo breve di Albrecht Goes, un atto di denuncia sull’assurdità della guerra. Siamo nell’ottobre del 1942 in Ucraina e un pastore evangelico è comandato ad assistere spiritualmente un giovane soldato tedesco condannato a morte per diserzione. Per altri sarebbe stata una pratica quasi burocratica ma questo cappellano vuole conoscere la storia di questo ragazzo per potergli essere umanamente vicino in quell’ultimo giorno della sua vita. In questa notte, che dà il titolo al romanzo, mentre inizia a leggere gli atti del processo, si presenta, nella stanza che gli era stata assegnata, un capitano, Brentano, in partenza per il fronte russo, a Stalingrado da cui sa che non tornerà più e che gli chiede se può trascorrere queste ultime ore con la sua ragazza Melanie. Così mentre la coppia si apparta in un angolo, il cappellano ricostruisce la breve vita del condannato. All’alba tutto si compie: il capitano parte per il suo destino e il pastore accom

BETTE DAVIS

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Prima donna a venire eletta presidente dell'Academy, 10 candidature all'Oscar tra cui due vinti, seconda per l'American Film Institute nella classifica fra le più grandi star della storia del cinema, Bette Davis ha attraversato e fatto per 50 anni la storia del cinema. Temperamento forte, unica ed inimitabile, ci ha lasciato interpretazioni entrate nella leggenda. Basterebbero due titoli per consegnarla alla storia: "Eva contro Eva" del 1950 e "Che fine ha fatto baby Jane?" del 1962 con la rivale e nemica Joan Crawford che, si racconta, quasi impazzì sul set per i continui dispetti e litigi con la Davis. Due capolavori. Ma quando Bette Davis arriva nel 1950 con il film "Eva contro Eva" nella parte di Margo Channing, il personaggio che si fa mettere da parte dalla arrogante Anne Baxter, ha già girato una trentina di film e vinto due premi Oscar come migliore attrice nel 1935 con "Paura d'amare" e nel 1939 con "La figlia del ve

1982-2022: I 40 ANNI DEL BRANO “IO NO”, L'URLO IN FACCIA AI CONFORMISTI IN NOME DEL FUTURO.

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“Io No”, canzone proposta da Anna Oxa a Sanremo nel 1982, è un brano-manifesto, una dichiarazione per chi non si adegua, per chi non si accontenta e rompendo gli schemi sceglie, con decisione, di dire dei “No!” fregandosene bellamente di passare   per la “pecora nera” agli occhi degli altri,   soprattutto di quelli che seguono il vento “come un aquilone” cambiando ad “ogni stagione”. Quella cantata in “Io No” non è però ribellione fine a se stessa, aggressiva o violenta, ma è volontà di distinguersi dalla corrente, dal pensiero dominante, dalle cattive abitudini della “brutta razza” alla quale appartiene chi, mentre vive un amore, “mette tutto in piazza” non rispettando questo sentimento e la persona amata, ed è anche desiderio di smarcarsi da chi   pratica il sesso in modo meccanico e “cuore o meno, viene”.   Al di sopra di tutto c’è però in “Io No” la convinzione di voler mantenere sempre la propria individualità e i propri valori, seguendo la propria strada e vivendo pienamente la v

Arte, Colore e Amore

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  “Il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere.” (A.Einstein)

14 Febbraio: Un errore nel calendario?!

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 " La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha." (O.Wilde)

Uno spettacolo per conoscere l’Africa.

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Kanu vuol dire amore in lingua bambarà. L’ho scoperto circa un anno fa quando, una domenica pomeriggio al parco, ho assistito quasi per caso all’omonimo spettacolo prodotto dall’associazione culturale Piccoli Idilli di Merate (LC). Kanu è uno spettacolo di narrazione interpretato dalla bravissima attrice e danzatrice Bintou Ouattara, che interagisce con il pubblico accompagnata da Ousmane Coulibaly e Mamadeni Coulibaly, musicisti del Burkina Faso che eseguono musiche dal vivo con strumenti della tradizione africana (in particolare kora, gangan, bara e calebasse).   Con leggerezza e umorismo agli spettatori viene raccontata la leggenda sulle origini del fiume Niger, una storia dove l’amore si trasforma per resistere alle assurde logiche del potere e per sfuggire all’egoismo e alle prepotenze. Lo spettacolo, per adulti e bambini, è la trasposizione teatrale di una fiaba dell’Africa occidentale che si ispira alla tradizione dei cantastorie. Antichi proverbi, ritmo, musica, danza, una sic

"Il Libro di Natale" di Selma Lagerlöf

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Qualche settimana fa, vagolando qua e là in una libreria, in mezzo a tanta carta e qualche libro, mi è capitato sotto gli occhi “ Il libro di Natale ” di Selma Lagerlöf , ed ora che è finalmente passata la corsa ai regali e ai cenoni è arrivato il momento di leggerlo.  D’altra parte come dice una delle piccole protagoniste “non c’è niente di più bello che starsene lì sdraiati con un bel libro, un libro nuovo che non si è ancora mai visto”. Sono otto racconti che ci proiettano in un mondo lontano (siamo agli inizi del secolo scorso), fantastico (basti pensare al “Capodanno degli animali ”) e di una religiosità ingenua e popolare come in A Nazareth   dove Gesù e Giuda bambini costruiscono degli uccellini con l’argilla, con risultati opposti e alla fine, il piccolo Iscariota , che amava Gesù e al tempo stesso lo odiava,  arrabbiato e frustrato per i suoi risultati troppo umani, verrà consolato da Maria.  E’ questa pietas, se vogliamo ingenua,  che ci accompagna in questi racconti e ci tra

PRETTY HOLIDAYS

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  La magia non si spiega, si vive. E i bambini hanno questa facoltà innata.

START!

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Ogni mattina quando un genitore si sveglia sa che dovrà cominciare a correre più di tutti gli altri.  

Rainbow: "L'amore non è maschio o femmina."

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Il fumetto riflette integralmente il pensiero e le opinioni dei soggetti disegnati.  

IL CORPO E L’ANIMA, da Donatello a Michelangelo.

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Scultura Italiana del rinascimento.  Milano, Castello Sforzesco. Mancano ancora pochi giorni per poter ammirare i capolavori che ci attendono alla mostra “Il corpo e l’anima, da Donatello a Michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento” al Castello Sforzesco di Milano. L’esposizione, proveniente dal Louvre, sarà visibile fino al 24 ottobre ed è, assolutamente, un’occasione da non perdere. Non immaginatevi una serie di statue allineate a straniare il visitatore. Tutt’altro! Ogni scultura è sapientemente illuminata a formare un colloquio reciproco con le altre opere. La mostra analizza le modalità in cui, nella seconda metà del Quattrocento gli artisti tentano di rappresentare la figura umana, non solo nella sua esteriorità ma cercando di svelarne emozioni e sentimenti, la sua anima. Il percorso si articola in quattro sezioni: Il furore e la grazia , con opere di artisti che guardano al mondo classico per rappresentare l’insieme delle emozioni umane; commuovere e convincere in cui le

"I HAVE A DREAM"

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Quante cose, a volte, ci si sogna di fare! In questo fumetto la nostra eroina si scontra però con la realtà.

Nuove Terre! Festival di teatro nella Riviera di Levante

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Da nove anni a questa parte la Riviera Ligure di Levante ospita “Nuove Terre - Le arti della scena”, un festival itinerante all’aperto che ha luogo in alcune fra le località più belle dei comuni di Framura, Deiva Marina, Bonassola, Moneglia e Sestri Levante. Partita il 17 luglio con lo spettacolo Mattia e il nonno (EOLO AWARD 2020 - Miglior Spettacolo dell’anno), la rassegna, organizzata dalla compagnia Officine Papage, proseguirà fino al 25 agosto con una serie di proposte pensate per coinvolgere le comunità locali, le famiglie e i turisti della stagione estiva. Il ricco cartellone del festival spazia dal teatro di narrazione a stuzzicanti proposte che fanno della ricerca di nuove forme di relazione con il territorio, dell’interazione tra attori e spettatori e della contaminazione fra linguaggi la loro cifra stilistica.   Fra i monologhi vale la pena segnalare Kohlhaas con Marco Baliani, un classico del teatro di narrazione che ha ormai al suo attivo oltre mille repliche in tutta Ita

Il cammino nel Getsèmani

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Dopo l’Ultima Cena e poco prima del suo arresto, Gesù si dirige con i suoi discepoli verso il Monte degli Ulivi e si ferma a pregare nel piccolo oliveto del Getsèmani. I Vangeli lo descrivono come un orto dall’atmosfera intima e raccolta, nel quale Gesù medita sulla sua Passione fino all’arrivo di Giuda.   Il regista Antonio Syxty si è ispirato a questo luogo per l’ideazione di una performance teatrale articolata in due tappe: la prima ( Getsèmani part I, Lazzarus pièce + Magdalena pièce ), andata in scena nel 2019, e la seconda ( Getsèmani - secondo cammino - Golgota) , che sarà presentata al pubblico del Teatro Litta di Milano dal 14 al 24 luglio. Lontano da qualsiasi intento “divulgativo o evangelico” e di ricostruzione storica degli eventi, Syxty in questa performance vuole soprattutto dare vita ad un luogo dell’anima, ad uno spazio sospeso e fuori dal tempo in cui attori e spettatori possono interagire e sperimentare nuove forme di incontro e di relazione. Lo spettacolo, itinerant

Novità in libreria! Alexandre Dumas "Il Conte di Mazara”

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Immagino lo stupore di qualche lettore a sentire il nome di Alexandre Dumas come di una novità in libreria. Invece sì.   Dumas è stato uno scrittore più che prolifico, dalla produzione immensa (si parla di più di 300 fra romanzi e opere teatrali) e da questa montagna è risorto a nuova vita questo libro. Il Conte di Mazara venne pubblicato, a puntate, come si usava allora, sul giornale “ Le mousquetaire”, nel 1866.   E poi più nulla, fino a quando, fortunatamente, è stato riproposto in volume, prima in Francia e, da pochi mesi, in Italia. Qui si ha un concentrato dell’opera di Dumas: dall’incontro con Garibaldi, a cena, mangiando salsicce e crauti in una Palermo cannoneggiata dai Borboni, a una digressione culinaria (per chi volesse provare le ricette del pollo alla cacciatora e uova in sugo di rognone e asparagi: è conclamato che Dumas fosse un ottimo cuoco). E poi il cuore della storia, l’incontro tra il nostro protagonista, il visconte Alphonse de Quinzac, nobile di belle speranze

"Il Menu della Poesia"

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  AL TELEFONO! L’emozione di regalare una poesia. Avete mai pensato di regalare una poesia? Sarebbe un gesto insolito e inaspettato, una sorpresa intima e personale per fare capire a qualcuno che gli siete vicini e che per voi è importante. È vero, non è sempre facile scegliere quella giusta. Bisogna pensarci e soprattutto spostare l’attenzione sull’altro. Ma chi la riceverà, non ho dubbi, ne rimarrà piacevolmente colpito e, credetemi, immaginare la sua felicità vi ripagherà del tempo che avrete impiegato. Ne sanno certamente qualcosa anche gli artisti dell’associazione Il menu della poesia che, a partire da marzo 2020, con l’iniziativa Al telefono , hanno dato valore a questo “piccolo grande gesto”, interpretando "a distanza” un gran numero di poesie.   Lo hanno fatto grazie ad un meccanismo molto semplice e che funziona come una specie di delivery: da un particolare menu è infatti possibile scegliere un testo e farlo recapitare telefonicamente ad un destinatario, che lo potrà as