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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

ANCHE I CONIGLI SI ARRABBIANO?

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A quanto pare si! illustrazione © 2021 Gemma Prudente 

KATHARINE HEPBURN

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Ad oggi è l'unica attrice che è riuscita a conquistare 4 premi Oscar come migliore attrice protagonista. La maggior parte di voi forse la conoscono come compagna di Spencer Tracy ma Katharine Hepburn negli anni trenta ha recitato in film che oggi sono considerati dall'American Film Institute come patrimonio nazionale, classificandola al primo posto tra le più grandi attrici di tutti i tempi. Allora non incassarono nulla e lei venne definita 'il veleno del botteghino'. Oggi sono considerati dei capolavori: "Susanna", "La falena d'argento", "Argento vivo", "Maria di Scozia" e 'Il diavolo è femmina' dove addirittura lei, per quegli anni avanguardia pura, si travestiva da uomo e la sua recitazione risulta spumeggiante ed eccezionale. Oltre a tantissimi altri capolavori tra cui spicca "Scandalo a Filadelfia", il film che poi regalò l'Oscar a James Stuart ma nel 1934 per "La gloria del mattino" aveva

RITA HAYWORTH

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Nell'immaginario collettivo Rita Hayworth resta per tutti la bellissima Gilda che canta "Put the blame on Mame" sfilandosi i guanti. Bellissima e sensuale, entra nel mito grazie appunto al film "Gilda" nel 1946. L'American Film Institute mette al diciannovesimo posto Rita Hayworth fra le più grandi Star della storia del cinema. Nasce nel 1918 a Brooklyn, figlia di un ballerino spagnolo (Eduardo Cansino) e di una ballerina e attrice (Volga Hayworth) di origini inglese-irlandesi. Il padre le insegna l'arte del ballo fin da giovanissima e la porta con sé in tournée. Nel 1935 viene notata da un talent scout per la sua bellezza che le procura un contratto con la Columbia Pictures. Deve aspettare però l'inizio degli anni quaranta dove affiancherà i più importanti attori del momento: James Cagney in "Bionda fragola", Tyrone Power in "Sangue e arena", Fred Astaire in "Non sei mai stata così bella", Gene Kelly in "Fascino&qu

LE FANTASIE DI MAFAI

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Dal 17 febbraio la pinacoteca di Brera ospita Le Fantasie di Mario Mafai, 22 piccoli dipinti donati al museo dall'ing. Aldo Bassetti, presidente degli Amici di Brera fino all'anno scorso. Le opere, esposte nella sala XVIII, su progetto di Alessandra Quarto e Marco Carminati, saranno poi destinate a Palazzo Citterio, che ospiterà la collezione di arte moderna del museo, futuro Brera Modern. La storia delle Fantasie si intreccia indissolubilmente con la vita di Aldo Bassetti quando, da ragazzo, fu testimone dell'eccidio dell'Hotel Meina compiuta dai nazifascisti. (Chi fosse interessato può leggere la mia recensione a La Guerra di Becky che narra di quella strage). Fra le vittime Lotte Froehlich Mazzucchelli, 38 anni, zia di Aldo Bassetti che fu chiamato a riconoscere il cadavere. “Un’esperienza che ha cambiato completamente la mia sensibilità morale, politica e sociale. Ecco che Mafai diventa un simbolo della mia vita” è la testimonianza di Bassetti che ha voluto, con qu

“La guerra di Becky. L’olocausto del lago Maggiore”

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'Si può raccontare la barbarie a dei ragazzi, senza scadere nell’orrore?‘ quello che mirabilmente fa Antonio Ferrara ne “La guerra di Becky. L’olocausto del lago Maggiore”. Ferrara è uno scrittore ed illustratore specializzato nella narrativa per ragazzi e nei suoi precedenti lavori si è spesso confrontato con la Storia vissuta con gli occhi dei più giovani. Qui racconta del primo massacro di ebrei italiani nel settembre del ’43, a Meina, sul lago Maggiore, da parte delle truppe nazisti e lo fa con le parole di Becky (Rebecca Behar) che con la sua famiglia ha effettivamente vissuto quella catastrofe. La vediamo da bambina crescere, diventare una ragazza, spettatrice e testimone, lei fortunata, tra altri ragazzi con un destino più tragico, chiedersi il motivo di tutto questo. Perché? Inspiegabile. Il libro è composto da 28 brevissimi capitoli (una o due pagine ciascuno) scritti con un linguaggio lieve ma intenso, con la voce diretta della protagonista che ci accompagna verso quell’