Uno spettacolo per conoscere l’Africa.



Kanu vuol dire amore in lingua bambarà. L’ho scoperto circa un anno fa quando, una domenica pomeriggio al parco, ho assistito quasi per caso all’omonimo spettacolo prodotto dall’associazione culturale Piccoli Idilli di Merate (LC).

Kanu è uno spettacolo di narrazione interpretato dalla bravissima attrice e danzatrice Bintou Ouattara, che interagisce con il pubblico accompagnata da Ousmane Coulibaly e Mamadeni Coulibaly, musicisti del Burkina Faso che eseguono musiche dal vivo con strumenti della tradizione africana (in particolare kora, gangan, bara e calebasse). 
Con leggerezza e umorismo agli spettatori viene raccontata la leggenda sulle origini del fiume Niger, una storia dove l’amore si trasforma per resistere alle assurde logiche del potere e per sfuggire all’egoismo e alle prepotenze.
Lo spettacolo, per adulti e bambini, è la trasposizione teatrale di una fiaba dell’Africa occidentale che si ispira alla tradizione dei cantastorie. Antichi proverbi, ritmo, musica, danza, una sicura e consapevole gestualità sono parte integrante di questo racconto, che si rivela capace di mettere in contatto il pubblico con il modo di narrare tipico della cultura orale griot.
Nel 2019 Kanu vince il premio a sostegno delle realtà teatrali emergenti In Box - dal vivo e da quel momento non si è ancora fermato  (le ultime repliche risalgono alla fine del 2021). Noi ci auguriamo che possa rimanere sulle scene ancora per molto...  per conoscere e dialogare con le altre culture andando oltre ogni stereotipo.

 
                                                                                                  Mirko Sala



Kanu 
con Bintou Ouattara
musiche dal vivo a cura di Ousmane Coulibaly (kora, gangan, voce) e Mamadeni Coulibaly (bara, calebasse, voce)
in collaborazione con Kadi Coulibaly
diretto da Filippo Ughi
foto di Santina Bonfanti
durata: 45 minuti
www.piccoliidilli.it